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Eventi

Transito di Venere 2012: l'ultima occasione della nostra vita.

Dalle ore 22:09 UT con inizio nel Pacifico un irripetibile evento che per i più fortunati durerà quasi 7 ore .




"Se non mi chiedono cosa sia il tempo,io  lo so, ma se me lo chiedono non lo so più" diceva il grande sociologo tedesco Norbert Elias. Ma non aveva di che dolersi questi, perchè dopo gli sconvolgimenti causati dalla Relatività einsteiniana e dall'avvento della meccanica quantistica, la ricerca di una definizione ontologica, aprioristica e formalmente valida del tempo è ardua sfida della fisica teorica e della cosmologia moderna.Ci sono però situazioni in cui un ' accezione più "mondana" del termine, legata forse esclusivamente ai processi bioogici degli esseri viventi, fa comunque presa e suscita sgomento.Gli eventi astronomici, quelli che si sostanziano nel ciclico ripetersi di configurazioni geometriche su quella cornice, nera come la pece , che è il Cosmo, sanno evocare una contrapposizione angosciante, quasi lacerante, tra la finitezza delle esperienze dei viventi e la scala cosmica in cui vanno in scena quegli stessi eventi.Pensiamo alla infinità di volte in cui la nostra Luna si è rinnovata,è risorta a splendente Selene, e perenne testimone di tutte le sere in cui si recita a teatro. Quel teatro su cui si impersonifica la totalità delle vicissitudini umane, quelle di intere comunità così come individuali.La cometa di Halley fa capolino ogni 86 anni, giusto il margine per nascere,coltivare aneliti e perire.Certo vi sono appuntamenti a cadenza più stetta ma ve ne sono anche altri che pochi viventi avranno o avranno avuto la chance di testimoniare.L'altro giorno, mentre pensavo a come prepararmi per assistere all'imminente transito del pianeta Venere mi si è dischiusa, pragmatica come il più assiomatico dei ragionamenti, nella sua devastante semplicità, la nozione di tempo:questo è l'ultimo transito a cui potrò assistere, capitando il prossimo nel 2117! 

I transiti planetai sono sostanzialmente delle minuscole eclissi che riguardano i due pianeti inferiori e che invece di oscurare il nostro Sole, lo attraversano in un moto di ore ,mostrandosi a noi come un dot, un pallino scuro,bordato (nel caso di Venere) di una marcata struttura coronale atmosferica.Ciò avviene perchè mentre Luna e Sole, visti da Terra,  sottendono circa lo stesso diametro angolare di 30' d'arco sessagesimale (il nostro satellite rispetto all'astro diurno è circa 400 volte più piccolo in superficie, ma anche 400 volte più prossimo), Venere si mostra in congiunzione inferiore con un disco di circa 1' d'arco, mentre Mercurio di circa 11".Come per una eclissi di Luna,però occorrono due condizioni affinchè il transito si verifichi :

  1. che il corpo celste abbia un angolo di fase di 180°, cioè sia in congiunzione inferiore (tra Sole e Terra,ed alineato con essi).
  2. che si verifichi nei pressi di un nodo, uno dei due punti fittizzi,ascendente o discendente, di incontro tra la traiettoria della sua orbita e l'eclittica.Se bastasse il primo punto, le orbite sarebbero complanari a quella della Terra, e avremmo un transito al ripetersi di un intero periodo sinodico del pianeta, che per Venere vale 583 giorni e 115,6 giorni per Mercurio.Ma le orbite sono più o meno inclinate sulla nostra, e di solito il pianeta passa sopra o sotto il disco solare.Questi stringenti presupposti fanno sì che l'evento in parola sia raro,molto raro anzi:l'orbita mercuriana è inclinata 7° sull'ecittica e quindi avvengono solo 13 transiti di esso in un secolo,nei giorni di passaggio per i nodi: l'8 maggio col pianeta al perielio ed un disco apparente di 10"  d'arco o il 10 novembre,all'afelio ed un disco di 13". A maggio i transiti avvengono ogni 13 e 33 anni, in novembre ogni 7,13 e 33 anni.L'evento di novembre è però nettamente favorito, verificandosi 7 volte su 10.Per Venere le cose sono ancora più sporadiche.La sua inclinazione sull'eclittica è di 3.4° ed suoi transiti  avvengono alternativamente ogni 105,5  e 121,5 anni , a coppie distanziate di 8 anni con una sequenza dunque di 105.5,+8,+121.5,+8.... e ciò a causa di un moto più lento in quanto a maggior  distanza dal Sole, in ossequio alle leggi di Keplero.Il prossimo transito di Venere, come anticipato, sarà un evento che quasi nessun essere vivente attualmente su questo pianeta potrà rivedere! Ma purtroppo non sarà ammirabile come quello del 2004 allorchè tutta l'Europa lo osservò perl'intero suo svolgersiIn questa occasione i privilegiati saranno gli abitanti delle regioni del Pacifico che lo apprezzeranno per intero;nel Nord America sarà visibile solo la parte iniziale del fenomeno, col sole al tramonto, ancora nel giorno 5 , mentre sarà pressochè inosservabile dal Sud America.Per noi italiani la finestra osservativa è molto esigua;per Milano,ad esempio, essa è compresa tra il sorgere dell'astro diurno,alle ore 5:37  ,e il quarto contatto di Venere col suo disco,alle ore 06:55, col Sole alto circa 11° sopra l'orizzonte est.I fortunati che assisteranno all' irripetibile  fenomeno saranno coloro che disporranno di un orizzonte sgombro o che si saranno previamente recati in alta montagna.In questo genere di appuntamenti gli astrofili sono soliti applicare nuove tecniche di ripresa;i time lapse, per esempio,condensano lunghi eventi in qualche minuto di filmato e sono particolarmente suggestivi quando incastonono l'evento ripreso in scorci naturali.In quest'occasione, almeno per noi, non ve ne sarà tempo e quella abbondante oretta osservativa potrà essere impiegata al binocolo( esperti osservatori guardano il sole anche senza filtri quando il cielo è leggermente velato,mai voi non fatelo) o all'oculare di telescopi solari come il versatile Coronado Pst (che negli Usa fu lanciato proprio in occasione del tansito del 2004)o comunque a corta focale (necessariamente muniti di filtro astrosolar o mylar, a tutta apertura davanti all'obiettivo!). Visto il ridotto tempo a disposizione,le  riprese dovranno necessariamente essere semplici ma efficaci:reflex a fuoco diretto così da garantire un  ampio campo inquadrato;per l'alta risoluzione si potrà optare per le webcam o sensori dedicati, al fuoco di strumenti solari o filtrati di focali maggiori (qui uno spinto rapporto focale non costituisce certo un problema, seeing a parte).In queste genere di eventi il seeing e l'umidità dell'aria non ancora riscaldata del primo mattino , giocano comunque un ruolo da non sottovalutare.Nella provincia del Vco un luogo abbastanza elevato da cui si può scorgere in lontananza con l'orizzonte sufficientemente libero potrebbe essere il Mottarone, del resto spesso teatro di serate osservative pubbliche.

Si potrà anche cercare di osservare alcuni degli ancora non definitivamente chiariti "effetti collaterali" che accompagnano all'inizio o alla fine i  passaggi di Mercurio e Venere, come le aureole o il fenomeno del lembo staccato o ancora del cappello cinese. Ma su tutti questi fenomeni dal nome così esotico ,spicca  la  black drop. Nei secondi o terzi contatti ,si è assistito alla goccia nera ,una silhouette  nera con tale forma, che sembra connettere il pianeta al Sole e che ha costituito per secoli fonte di innumerevoli interrogativi circa la sua origine.Fu osservato con meraviglia nel seicento e ripreso  scientificamente, per un minuto, la prima volta solo in occasione del transito del 6 dicembre 1882,ma causa la limitatezza delle tecniche fotografiche di allora non ne fu comunque compresa la natura;fiorirono e si consolidarono anzi svariate congetture la maggior parte delle quali poi dimostratesi infondate.Si credeva fino a qualche anno fa, che potesse trattarsi di una illusione prodotta dall'atmosfera venusiana o terrestre.Senonchè la riproposizione dell'effetto anche per Mercurio, in occasione del transito del 1999 così come fu immortalato ad opera di una sonda,e poichè Mercurio non possiede apprezzabile atmosfera,hanno lasciato persistere quei dubbi . E per Venere si è ipotizzato che la densa ma sottile atmosfera che lo cinge non sia sufficiente, quantomeno da sola, a giustificare la manifestazione.Nel 2004 con metodiche moderne si è raccoltomoltissimo materiale ripreso da tutto il globo ; si è così innestato  il convincimento che vari fenomeni contribuiscano a produrre la drop : l' astigmatismo dell'occhio dell'osservatore (come fu ipotizzato già molti anni prima da Guido Horn d'Arturo), la diffrazione delle ottiche e l' effetto  sulle stesse del seeing,sempre nefasto in questo genere di eventi;ed ultimo il fenomeno dell' oscuramento al bordo del disco solare.Guardando il Sole infatti, la linea visuale spaziando dal centro del disco al bordo, abbraccia regioni con profondità e quindi temperature via via minori, per cui nei pressi dei lembi si registra una decisa caduta di luce. Tutto questo detto, qualche riserva permane ancora  e forse oggi,otto anni dopo ,la tecologia saprà forse scioglierci nel più esaustivo dei modi, merito magari anche di qualche fortuito scatto di un astofilo. Gli osservatori professionali compiranno anche accurate misure dell'atmosfera venusiana, opportunità concessa osservando come si comportà l'aureola di gas che cinge il pianeta, sovrapposto al plasma solare, non appena avviene il primo contatto.Questa corona è causata dalla luce rifratta dall'atmosfera del pianeta ed il suo spessore e  brillantezza possono fornire conferme preziose sulla sua composizione e sulla complessa struttura nuvolosa;dati già forniti dalle sonde nel corso degli anni, ma il loro evolversi può dare conto della complessa circolazione atmosferica che in queste occasioni possiamo tracciare agevolmente dalla nostra "casa nel Cosmo".

The aureole is caused by light refracted through the planet’s atmosphere, and the brightness and thickness of it can give scientists more clues to the atmosphere temperature on the planet, as well as its cloud layers.

Seppur ormai storia dell'astronomia è interessante notare come i transiti di Venere fornirono ad  Edmund Halley l'occasione per stimare la  distanza Terra-Sole, impiegando un complesso  metodo parallattico basato sui tempi di contatto, in occasione del transito di Venere del 1761 e 1769.Coadiuvato si potrebbe dire, dal celebre esploratore Cook che a tal fine visitò Tahiti per l'ultimo transito del settecento. Le avverse condizioni meteoorologiche in entrambe le date ,  i mezzi di riduzione dati alquanto lacunosi e guarda un pò, proprio l'effetto black drop,non permisero di ottenere valide misurazioni.Solo nell'ottocento inoltrato  la triangolazione fu ripetuta impiegando finalmente lastre fotografiche e ottenendo così i risultati attesi.

Nel 2004 infine, si è misurata molto accuratamente la inaspettatamente graduale caduta di luce prodotta dal pianeta Venere,risultata intorno allo 0,1% (derivante principalmente dal rapporto dei diametri in gioco);questi eventi sono quindi anche occasioni per affinare le tecniche di detenzione di pianeti extrasolari col metodo in questione e costituiscono un magnifico collante tra l'astronomia del passato e le nuove frontiere della ricerca della vita altrove.

Buon transito a tutti....,




Frangente del transito dell'8 Giugno 2004.Immagine:cortesia NASA.








Effemeridi del pianeta Venere

 il giorno del transito 

alle ore 6:00  

per un osservatore posto 

a 46°8' latitudine nord ed 

8°19' longitudine est.



                                                                        2012-06-06 06h00m23s

Magnitudine: -3.7

Diametro: 58.3 "

Frazione Illuminata: 0.000

Fase: -180 °

Distanza: 0.2887 au

Distanza dal Sole: 0.7261 au

Angolo di posizione: 353.1

Inclinazione del polo: -1.0

Inclinazione solare: 0.8

Meridiano centrale: 21.98

Coordinate: Apparenti topocentriche

Apparenti AR: 04h57m44.18s DEC:+22°47'11.0"

Medie per la data AR: 04h57m44.50s DEC:+22°47'15.8"

Medie J2000 AR: 04h56m59.57s DEC:+22°46'08.6"

Eclittica  L: +75°40'34" B:+00°07'10"

Galattico  L: +178°56'34" B:-12°30'12"

Visibilità per l'osservatore:

Masera 2012-06-06 06h00m23s ( CEST )

Tempo Universale: 2012-06-06T04:00:23 JD=2456084.66693

Tempo Locale Siderale:21h33m32s

Angolo Orario: 16h36m

Azimuth:+59°29'

Altitudine:+03°05'

Sorge: 5h37m Azimuth+55°20'

Culmina: 13h22m +66°40'

Tramonta: 21h07m Azimuth+304°25'










Un transito di Venere ripreso dallo spazio dalla 
sonda automatizzata Trace. Immagine:cortesia Nasa









Posizioni caratteristiche ,riferite alla Terra,dei pianeti inferiori, più vicini al Sole, e superiori.,osservati
in un modello eliocentrico.L'angolo alpha è definito angolo di fase e può variare da 0 a 180° per
Venere e Mercurio.L'elongazione indicata come epsilon arriva a 27° per Mercurio e 48° per Venere; è in questa fase che il moto apparente in cielo di un pianeta si inverte.
Un pianeta interno in elongazione possiede alpha pari a 90°.Un pianeta esterno in quadratura possiede  alpha via via più esiguo andando verso l'esterno del Sistema Solare:esso ad esempio vale 41° per Marte e 2° per Nettuno..Per esso epsilon è evidentemente 90°.Un pianeta superiore può essere in opposizione.A causa dell'inclinazione delle orbite sull'eclittica,congiunzione ed opposizione nella maggior parte dei casi non avvengono coi pianeti opposti o dietro al Sole.Nella notazione astronomica spesso queste due ultime fasi vengono definite in termini di longitudine eclittica:la longitudine del corpo e del Sole differiscono di  180° in opposizione;due corpi in congiunzione hanno invece la stessa longitudineMa se l'altro corpo è diverso dal Sole spesso si usa l'ascensione retta.La formula riportata vicino al Sole indica  come calcolare i tempi di riproposizione di una medesima fase tra due corpi come osservata sulla superficie di  uno di essi, cioè il periodo sinodico ( t
1 e t2 sono i periodi siderali dei pianeti) .La formula rende conto della differenza tra i rispettivi periodi siderali,cioè il tempo di una reale rivoluzione attorno al Sole , nel riferimento delle stelle fisse.Periodo sinodico S e sidereo P sono legati dall' espressione 1\P=1\T+-1\S con T periodo sidereo terrestre.( il segno è positivo se l'altro pianeta è inferiore e negativo se superiore) .Se infatti S1 e S2 sono i periodi siderali, i loro moti medi risultano 2pi\P1  e  2pi\P2;dopo un periodo sinodico P1,2   il piantea interno avrà effettuato esattamente una rivoluzione in più rispetto a quello esterno, perciò P1,2 (2pi\P1 )=2pi+P1,2 (2pi\P2), che si semplifica nella formula del grafico.






Black drop nel corso dell'ultimo transito.Immagine:Uwe Schurkamp





Sotto , circostanze globali del transito 2012:la  curva bianca  indica le zone in cui il prossimo transito si verificherà col Sole che progredisce verso il tramonto.Quella verde verso l' alba;il tratto di d , in grigio, non sa
rà interessato dal transito 2012.i





Simulazione di Starry Night Pro Plus 6 dell'inclinazione, rispetto all'eclittica (in verde) , delle orbite di Venere (in bianco) e Mercurio (in rosso).

Seguono alcune tabelle specifiche.


Comparazione transiti 2004 e 2012.Grafico:Cortesia Nasa


Effemeridi del Sole alle coordinate specificate (Masera). A parte ovviamente sorge-culmina e tramonta, i dati sono riferiti alle ore 00:09 CEST del 6 Giugno (22:09 UT del 5 ) istante di inizio del fenomeno nel Pacifico.Anche la data indicata è UT (corrisponde appunto al 6 Giugno CEST)-Elaborazione Sky Chart


Effemeridi di Venere alle coordinate specificate ( Masera).Per la lettura dei dati leggere sopra-Elaborazione Sky Chart



Mappa per il 6 Giugno alle ore 6:00 CEST alle coordinate di cui sopra.A fare da contorno al'evento saranno presenti in cielo alcuni ammassi aperti dell'Auriga, NGC 1499,le Iadi,le Pleiadi ,Giove e Cerere.Il cielo è stato oscurato per pemettere di osservare i vari asterismi.Mappa ottenuta con Starry night Pro Plus 6.




Transiti di Venere dal 2000BC al 4000AD             

           

Centro del Transito (TDT) Min Dist (arcsec)
-1998 Nov 19 02:21:50 -374.0
-1892 May 22 09:33:18 -617.5
-1884 May 20 02:32:49 +545.4
-1763 Nov 21 11:58:16 +966.6
-1755 Nov 19 01:16:49 -474.8
-1649 May 23 12:52:48 -696.9
-1641 May 21 06:06:05 +459.9
-1520 Nov 21 10:52:41 +871.8
-1512 Nov 18 23:55:52 -585.4
-1406 May 23 16:15:18 -780.4
-1398 May 21 09:17:49 +384.6
-1277 Nov 22 09:32:40 +760.3
-1269 Nov 19 22:47:45 -684.5
-1163 May 23 19:39:10 -858.1
-1155 May 21 12:55:26 +295.9
-1034 Nov 22 08:30:17 +665.6
-1026 Nov 19 21:30:41 -796.4
-920 May 23 23:07:02 -942.2
-912 May 21 16:14:42 +222.1
-791 Nov 22 07:05:02 +553.1
-783 Nov 19 20:17:15 -899.2
-669 May 22 19:45:31 +137.4
-548 Nov 22 05:58:18 +451.2
-540 Nov 19 18:54:55 -1012.3
-426 May 22 23:10:37 +61.5
-305 Nov 23 04:26:02 +335.5
-183 May 23 02:29:43 -11.0
-62 Nov 23 03:13:53 +229.8
60 May 23 05:53:59 -87.4
181 Nov 23 01:46:56 +114.3
303 May 24 09:13:53 -157.7
424 Nov 23 00:32:26 +9.6
546 May 24 12:41:30 -232.3
554 May 22 06:00:03 +933.6
667 Nov 23 23:19:02 -99.2
789 May 24 16:07:08 -307.6
797 May 22 09:14:15 +866.6
910 Nov 23 22:00:47 -207.9
1032 May 24 19:28:04 -373.4
1040 May 22 12:48:01 +791.8
1153 Nov 23 20:56:13 -307.6
1275 May 25 22:49:18 -444.9
1283 May 23 15:56:29 +733.6
1396 Nov 23 19:32:14 -424.3
1518 May 26 01:59:45 -505.3
1526 May 23 19:14:43 +666.7
1631 Dec 7 05:20:49 +939.3
1639 Dec 4 18:26:47 -523.6
1761 Jun 6 05:19:30 -570.4
1769 Jun 3 22:25:36 +609.3
1874 Dec 9 04:07:22 +829.9
1882 Dec 6 17:05:54 -637.3
2004 Jun 8 08:20:49 -626.9
2012 Jun 6 01:30:43 +554.4
2117 Dec 11 02:52:08 +723.6
2125 Dec 8 16:05:49 -736.4
2247 Jun 11 11:42:27 -691.3
2255 Jun 9 04:47:36 +491.9
2360 Dec 13 01:58:44 +625.7
2368 Dec 10 15:00:28 -836.4
2490 Jun 12 14:39:42 -741.1
2498 Jun 10 07:48:35 +442.7
2603 Dec 16 00:44:29 +517.1
2611 Dec 13 14:06:09 -934.8
2733 Jun 15 18:00:59 -808.3
2741 Jun 13 11:00:24 +385.6
2846 Dec 17 00:05:13 +432.1
2854 Dec 14 13:14:26 -1026.7
2976 Jun 16 20:53:07 -850.5
2984 Jun 14 13:58:46 +336.3
3089 Dec 18 22:53:36 +320.6
3219 Jun 20 00:00:06 -908.1
3227 Jun 17 16:55:19 +293.4
3332 Dec 20 22:12:04 +235.5
3462 Jun 22 02:46:31 -948.1
3470 Jun 19 16:06:24 +247.9
3575 Dec 23 21:10:32 +131.5
3705 Jun 24 05:35:18 -989.3
3713 Jun 21 22:27:21 +215.2
3818 Dec 25 20:27:15 +41.1
3956 Jun 24 01:16:53 +175.2

Effemeridi ottenute col software Sky Map Pro 11 sulla base dei "Transits" by Jean Meeus, published by Willmann-Bell, 1989. 

Per seguire l'evento al Pc:  http://www.nasa.gov/mission_pages/sunearth/news/2012-venus-transit.html




Per comletezza tematica riporto anche l'elenco dei Transiti di Mercurio dal 1600AD al 2300AD

Centre of Transit (TDT) Min Dist (arcsec)
1605 Nov 1 20:04:39 -855.9
1615 May 3 10:10:39 +468.4
1618 Nov 4 13:43:42 -352.8
1628 May 5 17:33:24 -571.0
1631 Nov 7 07:21:57 +146.4
1644 Nov 9 00:57:41 +641.1
1651 Nov 3 00:53:03 -750.7
1661 May 3 16:54:49 +263.2
1664 Nov 4 18:32:31 -250.4
1674 May 7 00:16:37 -775.4
1677 Nov 7 12:11:03 +248.7
1690 Nov 10 05:43:09 +742.1
1697 Nov 3 05:41:42 -647.1
1707 May 5 23:31:53 +64.5
1710 Nov 6 23:21:42 -145.2
1723 Nov 9 16:58:45 +350.6
1736 Nov 11 10:30:02 +843.0
1740 May 2 23:01:47 +888.8
1743 Nov 5 10:30:02 -542.4
1753 May 6 06:13:01 -138.6
1756 Nov 7 04:10:45 -42.6
1769 Nov 9 21:46:33 +454.0
1776 Nov 2 21:36:21 -943.8
1782 Nov 12 15:16:25 +944.6
1786 May 4 05:41:18 +689.0
1789 Nov 5 15:18:58 -439.9
1799 May 7 12:50:32 -339.5
1802 Nov 9 08:58:36 +60.9
1815 Nov 12 02:33:28 +556.1
1822 Nov 5 02:24:47 -838.8
1832 May 5 12:25:23 +484.7
1835 Nov 7 20:07:49 -336.4
1845 May 8 19:36:49 -547.2
1848 Nov 9 13:47:39 +163.0
1861 Nov 12 07:19:35 +657.9
1868 Nov 5 07:14:10 -735.1
1878 May 6 18:59:52 +287.3
1881 Nov 8 00:57:13 -231.8
1891 May 10 02:21:37 -753.6
1894 Nov 10 18:34:42 +266.2
1907 Nov 14 12:06:51 +758.6
1914 Nov 7 12:03:23 -630.7
1924 May 8 01:41:22 +84.6
1927 Nov 10 05:45:57 -128.7
1937 May 11 08:59:41 -955.5
1940 Nov 11 23:21:31 +368.5
1953 Nov 14 16:54:17 +861.8
1957 May 6 01:14:45 +907.3
1960 Nov 7 16:53:27 -527.9
1970 May 9 08:16:50 -114.1
1973 Nov 10 10:32:58 -26.4
1986 Nov 13 04:07:57 +470.5
1993 Nov 6 03:57:31 -926.7
1999 Nov 15 21:41:57 +963.0
2003 May 7 07:53:28 +708.3
2006 Nov 8 21:42:09 -422.9
2016 May 9 14:58:33 -318.5
2019 Nov 11 15:20:57 +75.9
2032 Nov 13 08:55:22 +572.1
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Effemeridi ottenute col software Sky Map Pro 11 sulla base dei "Transits" by Jean Meeus, published by Willmann-Bell, 1989.