Localizzazione |
Masera,
VCO,Italy
|
Coordinate
Geo |
46°XX
N 008°XX'
E
|
Altitudine
|
297
m slm |
L'osservatorio
si compone di due aree operative, denominate
rispettivamente Lato A e LATO B. La prima
contiene la strumentazione di controllo
della dotazione astronomica e dell'
infrastruttura radio. La seconda contiene le
montature Gemini G42 Obs+ ed Orion Atlas
EQ-G, i relativi tubi ottici e gli accessori
per astrofotografia.
I
pc e le camere IP sono collegati in una
rete locale wireless che fa capo ad un
router Netgear MBRN 3000, che a
sua volta esce sul web mediante rete 3G.
I pc e quindi i software di gestione
dell'attrezzatura di ripresa, possono
essere controllati in remo mediante
l'applicazione Team Viewer. Dettagli qui
Seppur ancora in
via sperimentale, è prevista la
possibilità di utilizzare remotamente la
nostra attrezzatura ed effettuare riprese
sotto il cielo buio della Val d' Ossola.
E' sufficiente scaricare Team Viewer e
contattarci per ottenere ID e Password di
accessso. Per ora entro la sola
rete locale, le montature possono essere
controllate anche con una altra modalità
operativa: sul pc posto nei pressi degli
strumenti, gira il programmino server ErosLite. Tutti
gli asltri Pc della rete si connettono
come client, e a differenza di quanto
avviene col remote control di Team Viewer,
tutti i software impiegati, risiedono sui
Pc remoti, verosimilmente più prestanti.
Software di gestione utilizzato o
comunque testato: Astroart 4 ,
Maxim DL 5, APCC+Horizon ( inseguimento
comete) e suite Astrophysics, Phd Guiding,
K3CCDTools, Align Master, Pulsar
Gemini Mount Commander,
EqAscom, Ioptron GotoNova driver, Artemis
Atik Software ( camera e filter wheel),
Canon Camera Window (per DSLR Eos 350D
modificata), IC Capture (per camera
Imaging Source) ,FireCapture, SharpCap,EZ
Planetary,Seletek Driver, Robofocus
Driver, Focus Max, Max Point, Pole
AlignMax, Ricerca, Prtism,
Voyager,SkyTools 3, Max Pilote,CCD
Commander,SGP, All Sky Plate Solver by
Giovanni Benintente, Elbrus,Polar Finder,
The Sky 6, C2A, Starry Night Pro Plus 6,
Carina Voyager,Cartes du Ciel, SkyMap Pro
6, Stellarium, Sat Tracker, RSpec (
Realtime Spectroscopy, scritto dall'amico
Tom Field) e molto altro......
Inoltre per i progetti RadioJove e
SuperSid: RadioSkyPipe,
RadioJupiterPro,Spectrum Lab,Sid Monitor
software.
Rete
elettrica ed informatica
dell'Osservatorio |
IMMAGINI DALL' OSSERVATORIO:
aggiornamento ogni 30'
LATO A: D-LINK DCS-5010L
NIGHT&DAY PAN TILT CAMERA
LATO
Telescopio: WANSCAM
JW00004 NIGHT&DAY PAN
TILT CAMERA
Osservatorio in
dettaglio
Dotazione Strumentale Ottica fino al 2015
L'immagine
sotto espone
tutti gli strumenti che a
rotazione ( ma
mai tutti
contemparanemaente) ho
impiegato nelle riprese
deep sky e planetarie fino
all'autunno
del 2015.La
montatura principale era
una Gemini G42 OBS+,
commercializzata
dall'amico Andras Dan.
Attraverso varie piastre
tipo Losmandy, erano
installati in assetto
permanente:
un Celestron C9.25
XLT Starbright, ridotto a f/6.3, con
fuocheggiatore esterno WO DDG, che
ospitava una camera
Imaging Source DMK21,
principalmente per le riprese planetarie
HD.
Al cercatore del C9 era fissata una
webcam della Trust, che
può risultare utile
nella ricerca degli oggetti del campo da
inquadrare.Spesso in
parallelo al Celestron usavo un rifrattore
Apo ED 80 della Skywatcher, al
cui fuoco vi era una Canon E0S 350D per il
grande campo, modificata con filtro IR-CUT
Baader Planetarium .
Più spesso
smontavo l'ED80
e per mezzo di una piastra doppia fissavo
un rifrattore super-apocromatico Takahashi
Tsa 102, con cui potevano riprendere una
camera ccd Sbig STF8300, una Atik 314L+,
(equipaggiate con ruota portafiltri
motorizzata,Sbig integrata nel primo caso,
ed aggiunta nel caso della Atik) o
la reflex.La messa a fuoco del Taka era
ffidata ad un fuocheggiatore elettronico
Robofocus. A guidare questo telescopio,
sopra di esso, un piccolo rifrattore Ts 66
Apo, spinto con una Barlow 3x,e munito di
flip mirror, per una agevole ricerca e
messa a fuoco delle stelle prescelte per
il sistema di guida, basato su di una
Magzero M5m, e di un oculare da 5 mm di
lunghezza focale. Quest'ultimo tele,era
poi totalmente disassabile rispetto all'
ottica di ripresa, essendo basato su di
una testa micrometrica alt/az GK2 Geoptik,
fissata al Taka, per mezzo di due anelli.A
volte aggiungevo anche un piccolo
telescopio solare Coronado PST, lavorante
sulla riga dell' idrogeno a 656.28 nm con
cui riprendeva un sensore Starlight
MX7C.Tutti gli strumenti, tranne il Pst (
che per centrare l' astro diurno, si
affida ad un foro stenopeico ) ed il Ts,
erano e sono anche oggi muniti dei
rispettivi cercatori.La montatura, come in
precedenza, è posizionata su di una
colonna in acciaio munita di tre gambe,
sempre in acciaio,provviste di ruote
pivottanti e viti calanti su tre pilastri
di base in cemento.Vedi foglio
illustrativo della colonna, fornita dall'
amico astrofilo torinese, nonché abile
tornitore, Livio Gutteri.»
L'elettronica di puntamento della Gemini è
il Pulsar 2 e la relativa pulsantiera; un
sensore di parcheggio permetteva già
operazioni remotizzate.Il carico
complessivo a cui era sottoposta la
meccanica è risultato di una certa
importanza ma sempre entro i limiti
concessi dalla montatura, considerando
anche i quattro contrappesi ( 35 Kg totali
), che bilanciavano il payload. Ma
assecondando la mia vocazione verso le
riprese deep sky e considerando la
difficoltà di disporre di un seeing
accettabile sul planetario, il C9 è stato
infine eliminato dal setup. E così nell'
inverso nel 2015 riprendevo solo con il
Taka e l'ED 66 come tele di guida. Poi
sono arrivate la nuova montatura, il nuovo
tele e la nuova camera con cui riprendo
ancora nel 2017.
In osservatorio era
presente un secondo sistema che oggi uso
sul campo , allestito su alcuni elementi
della precedente configurazione:una
montatura Orion Atlas EQ-G, attraverso una
piastra doppia Geoptik, alloggiava un tubo
MAK 150/1800 della Sky Watcher, ed il rifrattore ED
80/600. Al fuoco del primo era
collegata la camera MX7C, a quello del
secondo, la reflex Canon Eos 350D. Da
ultimo in un angolo dell'
osservatorio ho messo a punto un
setup sperimentale basato su una Vixen Gp-DX
motorizzata con Ioptron GotoNova,
il Takahashi ed una Eos
40D. Sperimentale
perché la gestione delle
apparecchiature
è affidata al progetto INDI per
linux :
un
Raspberry Pi3 connesso
attraverso i driver INDI ( grazie al
magnifico lavoro degli
appassionati sono stati
rilasciati driver per ogni
componente elettronica usata in
astrofotografia)
, gestisce direttamente tramite il software
KSTAR/ EKOS o fa da server remoto
ad un pc linux da cui attraverso
tali software si può effettuare
una completa
sessione astrofotografica.Chi non ne
sapesse nulla veda la pagina del progetto.
ATLAS
EQ-G
Star
Adventurer di SkyWatcher

Nel
laro sud trovano posto i computer di
controllo dell' attrezzatura ottica, e
l'apparecchiatura di radio astronomia
amatoriale.
ANTENNE
di
ricezione per esperimenti
radioastronomici e STRUMENTI ESTERNI
REALIZZAZIONE
OSSERVATORIO
Parte
prima: posa casetta blockhaus
Note e disegni 
Parte
seconda: lato
osservazione (NORD)
v
Parte
terza:
Tetto scorrevole
e copertura lato osservazione
( nord )
Barre
parete laterale struttura
con ruote in teflon e binari
di guida ad U preforati, per
la movimentazione del tetto
roll-off.
|

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Lucernario
in LEXAN.
Questa resina
policarbonata biocompatibile , è una
termoplastica amorfa, caratterizzata da
elevatissime proprietà meccaniche,
ottiche, elettriche e termiche. Inoltre
queste resine garantiscono un' ottima tenuta
ignifuga, resistenza agli urti e alla
radiazione UV. Conforme alle specifiche FDA
e USP.
Di
notte, in luce bianca alogena ( sinistra
), ed in quella rossa ( variabile) poco
invasiva.
GALLERIA
DI ALTRI SCORCI
STRUMENTI
IN DETTAGLIO
Altri
scorci notturni

Misure comsumo energetico di riscaldamento
Osservatorio e grafici climatici ambiente
interno
Storico meteo Dicembre
2013
Storico meteo Gennaio
2014 
Per ora i lavori costruttivi dell' osservatorio
possono dirsi quasi ultimati. Molto tempo
verrà impiegato per la messa in linea della
dotazione astronomica e radio, contenuta.
Sulla scorta dell'esperienza maturata , verranno
in seguito effettuate molte migliorie.
In primis, della coibentazione sul lato A,
la realizzazione di quella sul lato
osservazione, la motorizzazione del tetto
scorrevole, la costruzione di un' altro locale
connesso, finalizzato ad ospitare una postazione
radioastronomica, basata sulla montatura Atlas,
a cui demandare il compito di puntare un'
antenna da 2.3 metri.
Oltre all' amico Paolo, a cui va buona parte
del merito della realizzazione della struttura,
un sentito ringraziamento va a Monica , per il
contributo economico e morale , a mio
padre , per la tolleranza e gli esperti ausilii
tecnici, nonché a tutti coloro che ne
hanno sostenuto la costruzione.
Link a molte realizzazioni di Osservatori
personali da tutto il mondo:
obs.nineplanets.org/obs/obslist.html